Arusha è il la tradizionale base di partenza per partire alla scoperta dei parchi del nord della Tanzania. Da qui si raggiungono agevolmente i parchi nazionali di Lake Manyara, Tarangire, Serengeti e l’area del cratere del Ngorongoro. La città di per sé non vanta particolari attrattive, se non l’omonimo parco nazionale, l’Arusha National Park, visitabile anche in giornata. In tal caso si consiglia di allungare di una note il proprio soggiorno in città.

Fra i quartieri più importanti della città ci sono la Central Business Area (la zona centrale degli uffici, dove si trova il campanile), Sekei (nella zona nordovest, zona residenziale con una vibrante vita notturna), Njiro (un sobborgo meridionale in rapida espansione) e Tengeru (un quartiere-mercato nella zona orientale). Poco a nord della città si trova il villaggio di Longido, ai piedi del monte omonimo. È abitati principalmente da Maasai, e costituisce una tappa di alcuni itinerari turistici.

Altre località di interesse facilmente raggiungibili da Arusha sono Ol Doinyo Lengai Mountain ed il Lago Natron.

Arusha è servita dall’aeroporto internazionale del Kilimangiaro, situato a 60 km a est della città, più o meno a metà strada verso Moshi. L’aeroporto di Arusha ospita solo voli nazionali. Non esiste un servizio ferroviario per passeggeri ma frequenti pullman che collegano la città a Nairobi, Dodoma e Dar es Salaam.

Il Tarangire National Park è uno dei parchi della Tanzania maggiormente soggetti a stagionalità, nell’ambito dell’ecosistema del Greater Serengeti. Durante la stagione secca, da giugno ad ottobre, il parco presenta un’incredibile quantità di elefanti. Il parco è anche eccellente per il birdwatching, soprattutto da novembre ad aprile per la presenza di numerose specie migratrici.

E’ il parco della Tanzania con la maggiore concentrazione di baobab. Grazie alla presenza del fiume da cui prende il nome, è ricoperto tutto l’anno da una vegetazione a tratti quasi lussureggiante, tra cui spicca l’iconica acacia a forma di ombrello (acacia tortilis).

Il parco è raggiungibile in un paio d’ore di strada da Arusha, ed è ben posizionato per raggiungere agevolmente sia il Lake Manyara National Park che il Ngorongoro.

Clima

Il Tarangire National Park ha una stagione umida piuttosto discontinua sul periodo novembre-maggio, con un picco da marzo a maggio. La stagione secca va da giugno ad ottobre.

Da gennaio a marzo le precipitazioni possono essere improvvise e particolarmente violente. Le temperature sono comprese tra i 18° e i 28°. In questo periodo la fauna è piuttosto scarsa.

Aprile e maggio sono forse i mesi peggiori per via del clima e del fatto che moltissimi animali hanno abbandonato il parco. E avvistare quelli rimasti non è facilissimo a causa della vegetazione fitta e persino lussureggiante.

Giugno e luglio coincidono con l’inizio della stagione secca e con il diradamento della vegetazione, cosa che facilita l’avvistamento di animali come elefanti, zebre e grandi predatori.

Da agosto ad ottobre è il periodo migliore in assoluto per fare safari nel Tarangire National Park. Gli animali tendono a concentrarsi lungo il fiume e gli acquitrini. E la vegetazione lussureggiante è ormai un ricordo.

A novembre cominciano le prime piogge al termine della stagione secca, ravvivando la vegetazione. In questo periodo (novembre-dicembre) gli animali tendono però a spostarsi al di fuori del parco, verso pascoli più rigogliosi.

Lo sapevate che?

L’ultimo parto gemellare di elefante si è verificato proprio nel Tarangire?

Una visita al cratere di Ngorongoro è un’esperienza unica nella vita. Essendo l’unica caldera intatta al mondo, il cratere è l’attrazione principale della Ngorongoro Conservation Area, che si estende per oltre 8.000 km². Pochi altri luoghi al mondo hanno una densità di fauna selvatica paragonabile. Non è insolito vedere i Big Five in un solo giorno. Il tutto in un contesto straordinario, con lo sfondo della parete del cratere alta 600 metri. Ma in alta stagione, il parco può essere eccessivamente affollato.

Il cratere del Ngorongoro offre alcuni dei migliori panorami faunistici dell’Africa. Ed è probabilmente la destinazione da safari più produttiva della Tanzania. Il fondo del cratere brulica di fauna selvatica e gli avvistamenti dei predatori tendono a essere di eccezionali frequenza. La popolazione dei leoni ha qui la sua maggiore densità al mondo, e le iene maculate sono anch’esse molto comuni. Tra i predatori più piccoli lo sciacallo dorato e l’otocione. Questo inoltre è il parco della Tanzania dove più alta è la probabilità di avvistare il rinoceronte nero. Il cratere ospita anche un buon numero di elefanti dalle grandi zanne.