Un Paese di una bellezza straordinaria. Due deserti, un oceano. Città dall’inconfondibile stile germanico in una terra inconfondibilmente africana, dai grandi spazi e stellate da togliere il fiato. Dune, millenari graffiti rupestri, elefanti del deserto, città fantasma e villaggi Himba. Una destinazione che offre molto di più oltre ai classici safari.
Caratteristiche generali
Città, arte e storia
Culture locali
Paesaggi
Qualità-Prezzo
Sicurezza
Wildlife
Attività e highights
4x4
Birdwatching
Fotografia di paesaggi
Self-drive
Wildlife photography
Città, arte e storia: impressionante il contrasto tra architettura germanica e paesaggi africani, tipicamente a Windhoek, Swakopmund e Lüderitz. Imperdibili i graffiti rupestri millenari di Twyvelfontein.
Culture locali: la popolazione più interessante è quella degli Himba, una delle ultime dell’Africa a mantenere ancora ai nostri giorni uno stile di vita seminomade.
Paesaggi: i paesaggi sono senza dubbio tra i più spettacolari dell’Africa, soprattutto nel deserto del Namib e lungo la costa atlantica.
Qualità-Prezzo: non al livello del Sudafrica ma decisamente più abbordabile del Botswana.
Sicurezza: ottima, criminalità praticamente inesistente al di fuori delle maggiori città.
Wildlife: la Namibia ospita circa la metà della popolazione mondiale del ghepardo, oltre agli ultimi elefanti del deserto (qualche esemplare lo si trova anche in Mali). Numerosi i rapaci. Abbondano springbok, orici e grandi predatori come il leone e la iena maculata. A Cape Cross si trova la più grande colonia di foche del continente africano. Il 50% dei ghepardi di tutto il mondo si trova in Namibia. Nella striscia del Caprivi abbondano ippopotami, coccodrilli e antilopi nere.
4×4: uno dei posti migliori in tutta l’Africa per autentiche spedizioni in fuoristrada.
Birdwatching: abbondanza di rapaci nel Namib e di uccelli pelagici lungo la costa atlantica.
Fotografia di paesaggi: le dune del Namib, i relitti della Skeleton Coast, il grande Pan dell’Etosha, le bellissime Epupa Falls e i fairy circles nella spettacolare e quasi inaccessibile Marienfluss Valley, nell’estremo nord del Kaokoland.
Itinerari in self-drive: ottima rete stradale per gli standard africani. Si raccomanda comunque un veicolo fuoristrada per una maggiore sicurezza e comfort di marcia lungo le strade sterrate.
Wildlife Photography: elefanti del deserto nel Damaraland, il rinoceronte nero nell’Etosha, l’antilope nera nel Caprivi, il ghepardo nel Waterberg, foche e delfini sulla costa atlantica. E poi mandrie di orici, zebre, giraffe, struzzi e springbok.
La nostra Top 10 della Namibia
E’ sempre difficile stabilire una classifica su cosa fare e cosa vedere, in qualunque destinazione. Per la Namibia, questo è forse ancora più difficile che per altre. E non solo a causa della forte soggettività di gusti e interessi. Alcune cose, che a nostro avviso di esperti della destinazione sono in assoluto le migliori, oggettivamente non sono forse la scelta migliore per chi si accinge al suo primo viaggio in Namibia. D’altro canto, un paese come la Namibia offre situazioni talmente differenti da rendere impossibile un’esperienza davvero completa ed autentica in un singolo viaggio di un paio di settimane.
#1 DAMARALAND
Elefanti del deserto e pitture rupestri
Insieme a quelli del Sossusvlei, quelli del Damaraland sono i più spettacolari della Namibia. Questo deserto di roccia, attraversato da fiumi fossili e ricoperto da una savana di acacie e di mopane, è la terra degli elusivi elefanti del deserto. Ma vi si trovano anche mandrie di orici, zebre, giraffe, ghepardi, occasionalmente rinoceronti neri e, sempre meno di rado, leoni. Nella zona di Twyvelfontein si possono ammirare le millenarie pitture rupestri dei boscimani di un tempo antico.
#2 NAMIB 4X4
Dalla Diamond alla Skeleton Coast in 4×4
Il modo migliore per vivere un’esperienza davvero autentica nel leggendario deserto del Namib è prendere parte ad una spedizione con veicoli fuoristrada, meglio ancora se alla guida di uno di essi. I campi sono allestiti tra le dune e sulle spiagge in riva all’oceano. Alcuni tratti possono essere piuttoto impegnativi e richiedere esperienza pregressa di guida sulla sabbia. Si può scegliere tra itinerari che da Lüderitz arrivano a Walwis Bay e altri che percorrono la Skeleton Coast fino al confine dell’Angola. Magari non sarà questo il vostro primo viaggio in Namibia. Ma è probabile che sarà, quando sarà, il vostro miglior viaggio in Namibia di sempre.
#3 WOLWEDANS
La perla del deserto del Namib
Accanto al gigantesco Namib Naukluft Park, dove da Sesriem chiunque può agevolmente raggiungere il Sossusvlei (anche se gli ultimi 5 km solo se si dispone di un veicolo fuoristrada), si trova una vastissima riserva privata, la NamibRand Nature Reserve. All’interno si trovano campi e lodge per un’esperienza davvero esclusiva, più che lussuosa, accessibile solo ai fortunati ospiti e non alle comitive di turisti o a self-drivers. Un soggiorno in uno dei campi della Wolwedans Collection costituirà, con ogni probabilità, la ciliegina sulla torta del vostro viaggio in Namibia.
#4 MARIENFLUSS VALLEY
Himba e fairy circles
Una delle vallate più misteriose ed affascinanti della Namibia. Si può raggiungere in 2 giorni di viaggio dalle Epupa Falls, percorrendo il famigerato Van Zyl’s Pass, 11 km di sentieri rocciosi per 3 ore di adrenalina pura. E’ la chiave di accesso ad un mondo popolato esclusivamente da villaggi Himba (non di quelli che si trovano nelle rotte turistiche) e campi base di ricercatori e conservazionisti. Dall’alto delle colline che guardano sulla terra rossa ricoperta dalla savana, si possono osserva cerchi nel terreno la cui origine, a tutt’oggi, è ancora sconosciuta.
#5 SOSSUSVLEI
Il deserto che vive
Le immagini maggiormente simboliche della Namibia sono indubbiamente quelle delle dune del Namib. Sossusvlei e Deadvlei sono due mete imperdibili, anche se l’esperienza più esclusiva in zona la si può forse vivere nella NamibRand Nature Reserve, dove si trova la splendida Wolwedans Collection. Anche le dune alle spalle di Swakopmund sono meta di appassionati di sand surfing, quad biking e 4×4.
#6 KHAUDUM NATIONAL PARK
Una delle ultime grandi wilderness dell’Africa
Lontano da tutto, accessibile esclusivamente in fuoristrada, preferibilmente in almeno 2 veicoli e con scorte di viveri e carburante sufficienti per giorni, Khaudum è una delle ultime grandi wilderness africane. Le sole strutture ricettive sono 2 campsite vicino ai 2 soli accessi alla riserva, con facilities ridotte al minimo, privi di recinzioni e regolarmente frequentati da elefanti e iene, soprattutto di notte. Durante la stagione delle piogge, il parco può risultare inaccessibile anche ai fuoristradisti più esperti. Al di là di tutte le difficoltà oggettive – è evidente che non stiamo parlando di un posto per turisti – il Khaudum è un luogo pressoché incontaminato con un wilderness feeling straordinario.
#7 NKASA RUPARA NATIONAL PARK
L’Okavango della Namibia
L’ex Mamili National Park è stato fino a non molti anni fa una lost wilderness tra gli acquitrini dell’ecosistema del Chobe. Nell’ambito di community project di successo, l’attuale Nkasa Rupara riceve regolarmente visitatori, in un contesto però decisamente meno commerciale rispetto all’Etosha. La regione è una sorta di anteprima, in minatura, del Delta dell’Okavango. Qui si trovano animali assenti nel resto della Namibia, come ippopotami, coccodrilli, bufali e antilopi nere. Molti safari, oltre che in jeep, si svolgono in barca o in mokoro. Un soggiorno a Nkasa Rupara si combina idealmente con un passaggio alle Victoria Falls e le wilderness area del Linyanti, del Chobe e del Delta dell’Okavango in Botswana.
#8 SANDWICH HARBOUR
Un’oasi tra le dune del Namib e l’oceano
Di tutte le escursioni che si possono fare durante un soggiorno a Swakopmund, quella in 4×4 a Sandwich Harbour è a nostro avviso la prima della lista. Parte da Walwis Bay, solitamente in abbinata ad un’escursione al mattino in barca, per osservare foche, uccelli e, con un pò di fortuna, delfini e balene. Le piste che portano a Sandwich Harbour si inerpicano tra le dune di sabbia del Namib e gli orari delle escursioni sono strettamente legati a quelli delle maree.
#9 ETOSHA NATIONAL PARK
Namibia safari
L’Etosha è uno dei più grandi parchi nazionali dell’Africa. A causa delle estese aree desertiche che lo ricoprono e della scarsità di acqua non presenta la stessa concentrazione di altri parchi nazionali dell’Africa australe, come ad esempio il Kruger, con il quale compete per dimensioni. Anche la varietà di fauna è inferiore, mancando animali come bufali, ippopotami, coccodrilli ed antilopi che necessitano di presenza costante e abbondante d’acqua. In compenso vanta grandi mandrie di elefanti ed è uno dei parchi migliori dell’Africa per avvistare animali rari come il rinoceronte nero ed il ghepardo. Notevole la presenza di altri grandi predatori, come il leone e la iena maculata.
#10 OKONJIMA NATURE RESERVE
La terra del ghepardo
Plateau e montagne di roccia dolomitica che sovrastano una savana di acacie che affondano le proprie radici in una terra rossa. Terra di farmers e di predatori, soprattutto di ghepardi, che qui trovano il loro ambiente ideale. In questa regione nel cuore di un crocevia tra Windhoek, Swakopmund e l’Etosha, hanno messo le loro basi da tempo due tra i progetti più ambiziosi per salvare il ghepardo dall’estinzione: AfriCat Foundation ad Okonjima, ed il Cheetah Conservation Fund della famosa ambientalista americana Dr Laurie Marker. Un passaggio nel Waterberg può essere molto utile per conoscere ed interpretare le caratteristiche di questo straordinario felino.
Un confronto tra la Namibia e altre destinazioni dell’Africa australe.
Dopo il Sudafrica, la Namibia è la destinazione africana maggiormente presa in considerazione da chi è alle prime esperienze africane.
qualità-prezzo
Namibia
Sudafrica
Botswana
Zambia
wildlife
Namibia
Sudafrica
Botswana
Zambia
wilderness feeling
Namibia
Sudafrica
Botswana
Zambia
paesaggi
Namibia
Sudafrica
Botswana
Zambia
La fauna della Namibia
La Namibia ha una grande varietà di fauna, anche se non sempre nelle stesse quantità e densità degli altri Paesi dell’Africa australe. Essendo per gran parte desertica, animali come l’ippopotamo, il bufalo o il coccodrillo vivono esclusivamente lungo il fiume Kunene o nella striscia del Caprivi. Per contro, la Namibia è l’unico Paese al mondo (con la sola eccezione del Mali, che però ne conta solo qualche decina) per quel che concerne gli elefanti del deserto, ed ospita circa la metà della popolazione mondiale di ghepardi allo stato libero.
Gli animali più rappresentativi della Namibia
Orice

Una delle icone della Namibia, bellissima antilope perfettamente adattata a vivere nel deserto. La si trova praticamente ovunque nei deserti del Namib e del Kalahari, ma anche nell’Etosha.
Elefante del deserto

Particolarmente elusivi, questi giganti solcano i letti dei fiumi fossili del Damaraland e del Kaokoland, arrivando fino alle spiagge della Skeleton Coast.
Rinoceronte nero

Particolarmente abbondante nell’Etosha, è anche diffuso lungo i letti dei fiumi fossili del Damaraland e del Kaokoland.
Leone

Molto abbondante nell’Etosha, presente anche nelle foreste del Caprivi, nel Kaudhom e, sporadicamente, anche lungo i fiumi fossili del Kaokoland e della Skeleton Coast.
Ghepardo

Il 50% della popolazione mondiale di ghepardi allo stato selvaggio vive in Namibia, soprattutto nella regione del Waterberg e dell’Etosha, ma anche nelle vallate del deserto del Namib.
Iena maculata

Molto abbondante nell’Etosha, ma diffusa un pò ovunque, dal Namib al Kalahari, soprattutto nel Kaudhom. Per chi campeggia nel bush, lasciare resti di cibo fuori dalla tenda non è mai una buona idea.
Foca del capo

Famosissima la colonia di Cape Cross, a nord di Swakopmund, poco prima dell’inizio dello Skeleton Coast National Park.
Springbok

Piccola creatura del deserto, diffusa praticamente ovunque e in gran numero.
Clima e Stagionalità in Namibia
La Namibia ha un clima eccellente tutto l’anno, con una stagione delle piogge poco accentuata, ad eccezione della striscia del Caprivi.
In Namibia, più che di inverno e di estate, sarebbe opportuno parlare di stagione secca e stagione delle piogge. La prima copre sostanzialmente tutto l’anno, ad eccezione del periodo novembre-marzo. Ma se il periodo delle piogge, di per sé, è lo stesso per tutto il Paese , vi sono grandi differenze tra aree diverse.
La Striscia del Caprivi, sotto il profilo climatico, assomiglia molto di più al Botswana o allo Zambia, che non al resto della Namibia. Qui le piogge possono davvero essere intense e provocare seri problemi alla circolazione.
In forma meno accentuata e con cadenza molto più sporadica, anche le piste interne del Damaraland e del Kaokoland, così come quelle del Khaudum, possono diventare impraticabili, con esondazioni dei letti dei fiumi fossili, nei pochi giorni dell’anno in cui riprendono vita e vigore.
Tutta la costa invece, ma anche le zone più interne del Namib meridionale (quella del Sossusvlei per intenderci), ricevono scarsissime precipitazioni anche nella cosiddetta stagione delle piogge.
Disposizioni relative al Covid-19 valide per la Namibia
Per gli ultimi aggiornamenti consultare il sito della Farnesina.
Aggiornamento al 26.11.2021
L’Ordinanza del 26 novembre 2021 del Ministro della Salute ha disposto, dal 26 novembre al 15 dicembre, il divieto di ingresso/transito per quanti abbiano soggiornato/transitato in Namibia nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia, con limitate eccezioni (tra cui cittadini italiani con residenza anagrafica in Italia da prima del 26 novembre 2021).
Per i dettagli della normativa, incluse le eccezioni, si raccomanda di consultare “Paesi soggetti a misure speciali”.
In base alla normativa namibiana, è consentito entrare in Namibia per ragioni lavorative, formative, di salute e anche per turismo.
L’ingresso in Namibia è consentito a condizione di presentare il risultato negativo di un test PCR SARS-COV-2 effettuato 7 giorni (168 ore) prima dell’arrivo, rilasciato da un laboratorio certificato e autorizzato del paese di partenza. Per i bambini di età inferiore ai 5 anni non è richiesto nessun test.
Chi presenta all’arrivo un test PCR negativo al SARS-COV-2 risalente ad oltre i 7 giorni (168 ore) potrà entrare nel Paese, ma con l’obbligo di osservare una quarantena (a proprie spese) di 7 giorni e di effettuare un altro test PCR (a proprie spese) presso una struttura registrata con il Ministero della Salute namibiano. Se il test risulta negativo potrà uscire dalla quarantena, mentre se il test risulta positivo, dovrà restare in quarantena fino a quando il test PCR al SARS-COV-2 risulti negativo.
Anche a coloro che sono già stati vaccinati sarà richiesto di presentare un test PCR negativo al SARS-COV-2 di non oltre i 7 giorni (168 ore)
E’ anche richiesta una assicurazione medica per tutto il periodo del soggiorno nel Paese.
I passeggeri che passano più di 7 giorni fuori dalla Namibia e rientrano in NAMIBIA dovranno presentare un risultato negativo del test PCR o saranno soggetti a quarantena. Saranno soggetti al test PCR il settimo giorno di quarantena e saranno rilasciati se il risultato è negativo, o saranno soggetti a un ulteriore isolamento se il risultato è positivo.
Per informazioni aggiornate in tempo reale, fare riferimento al sito del Ministero della Salute della Namibia.
Informazioni generali sulla Namibia
Da sapere prima di partire.
Documenti e formalità doganali
Passaporto: validità residua di almeno 6 mesi a partire dalla data di rientro. Per le eventuali modifiche si consiglia di informarsi preventivamente presso le autorità namibiane presenti in Italia (Consolato onorario a Milano).
Visto d’ingresso: non necessario per turismo fino ad un massimo di 90 giorni di permanenza nel Paese.
Viaggi all’estero dei minori: in base a recenti disposizioni, ogni minore namibiano e/o straniero in arrivo, transito o partenza dal territorio della Namibia deve viaggiare munito di un proprio passaporto elettronico e di un ‘Unabridged Birth Certificate’ (certificato di nascita integrale multilingue che puo’ essere richiesto al proprio Comune di residenza) sul quale vengono riportati anche i dati anagrafici dei genitori. Si raccomanda in ogni caso di verificare preventivamente con le compagnie aeree l’applicazione dell’obbligo o eventuali esenzioni.
Voli e collegamenti internazionali
I principali collegamenti con l’Europa sono operati da Air Namibia da Windhoek per Francoforte (6 voli settimanali) e da LTU da per Monaco (2 voli settimanali). Vi sono inoltre regolari collegamenti con l’Europa che partono da Johannesburg (Sudafrica). Il Sudafrica è raggiungibile dalla Namibia con voli Air Namibia, South African Airways e British Airways.
Rete stradale
Ottima per gli standard africani (nel continente è seconda solo a quella sudafricana). Molte le strade sterrate, ma solitamente ben tenute. Attenzione però che, se si esce dalle strade principali, il discorso cambia drasticamente. Si raccomanda comunque l’utilizzo di un veicolo 4×4, meglio se fuoristrada.
Patente
Viene accettata quella italiana conforme al modello dell’Unione Europea ma per noleggiare un veicolo è necessaria la patente internazionale.
Sicurezza
Basso livello di criminalità, anche grazie alla scarissima densità umana. Utilizzare le precauzioni di rito nelle maggiori cttà, soprattutto quando si preleva del denaro agli sportelli automatici.