Viaggi nella natura per osservare e fotografare gli animali del luogo.
Viaggi nella natura per osservare e fotografare gli animali del luogo.
Tra le destinazioni per safari, il Botswana è forse la più esclusiva. I safari migliori si svolgono nelle concessioni private dei parchi nazionali e delle riserve: Delta dell’Okavango (birdwatching, antilopi d’acqua, ippopotami e coccodrilli, safari in barca e mokoro), Moremi (grandi mammiferi), Chobe (elefanti e tramonti infuocati), Savute (grandi predatori), Linyanti (licaoni e leopardi).
Forse l’unica destinazione, fuori dall’Africa, adatta per safari classici. La regina della jungla è indubbiamente la tigre, principalmente nei parchi del nord (Corbett, Kanha, Bandhavgarh) e dell’est (Kaziranga, Bengala, Sunderbans). Ma la fauna annovera anche l’elefante indiano, il rinoceronte indiano (Kaziranga), l’orso dal collare, ghepardi e leopardi, il gigantesco gaur, cervi come il grande Sambar e il chitwal, coccodrilli e serpenti, un’abbondante avifauna, lupi e persino il leone, nello stato del Gyr National Park (Gujarat).
Un tempo la culla dei safari fotografici, oggi il Kenya soffre della concorrenza della Tanzania e degli effetti di un certo turismo di massa. Si possono comunque fare ancora safari decisamente esclusivi (e costosi), soprattutto nelle concessioni private del Masai Mara, nell’Amboseli, a Tsavo West, Lake Nakuru e Laikipia.
La Namibia è maggiormente nota per i suoi strepitosi paesaggi che per i suoi safari, non offrendo la stessa densità di fauna di altri paesi dell’Africa australe. Tuttavia è l’unico luogo al mondo (salvo, ma in misura molto minore, per il Mali) dove poter vedere gli elusivi elefanti del deserto. E’ anche il Paese dove si trova la maggior parte dei ghepardi allo stato libero. La maggior parte della fauna si concentra nell’Etosha e nelle foreste del Caprivi.
Forse la destinazione africana con il miglior rapporto qualità/prezzo e la più ampia varietà di offerta, per tutti i gusti e tutte le tasche. Non vi si trova la stessa densità di animali dei parchi del nord della Tanzania, ma in compenso la varietà della fauna non ha rivali. E’ in assoluto la scelta migliore di tutto il continente africano per avvistare e fotografare il leopardo, il rinoceronte bianco ed il licaone.
Uganda è solitamente sinonimo di gorilla, ma vi è molto altro; sostanzialmente, tutti gli animali che si possono trovare in Africa. Magari non nella stessa densità, ma questo vale anche per i veicoli. Foreste, fiumi e cascate fanno dell’Uganda una meta particolarmente attraente anche per gli appassionati di birdwatching, oltre che di primati.
Il set dello spettacolo della grande migrazione, nelle piane del Serengeti. I leoni arboricoli di Lake Manyara e Tarangire, quella sorta di arca di Noé che è il cratere del Ngorongoro. E poi i parchi del sud, meno affollati e con scenari naturali favolosi, come nel Selous e nel Ruaha. Il wilderness feeling dei remoti parchi dell’ovest, come il selvaggio Katavi. Gli scimpanzé dei quasi inaccessibili Gombe e Mahale.
Con il Botswana, la destinazione da safari più esclusiva di tutta l’Africa. Con una stagionalità però molto più breve, da giugno a novembre. Il South Luangwa è uno dei luoghi migliori di tutta l’Africa per vedere il leopardo. Il Lower Zambezi offre scenari spettacolari e safari anche in barca e in canoa. Kafue ospita la seconda grande migrazione del continente, dopo quella del Serengeti. Il soprannome di “the real Africa” ha le sue buonissime ragioni.
Un paese problematico ma che conserva bellezze naturali di suprema bellezza. Hwangwe e Mana Pools sono i 2 parchi principali per i safari, cone quest’ultimo famoso anche per quelli in canoa e a piedi. Molto bello anche il Matusadona, adiacente al grande lago Kariba, da esplorare soprattutto in barca.